Umberto Berti - Domenico Mason
L'ASSOLUTO MICROCOSMO - L’op. 91 di Johannes Brahms

Con una Prefazione di Quirino Principe

“L’op. 91 si pone, insieme ad alcune altre rilevanti composizioni, all’inizio dell’involuzione, di una introversione così correlata a un vissuto prodigo di risultati artistici e altrettanto parco di relazioni appaganti. Il Brahms cinquantenne percepisce cupamente la propria situazione personale - Kein Haus, keine Heimat, / Kein Weib und kein Kind - e la trasfonde in linguaggio sonoro attraverso termini fonici comunicanti una visione solipsistica e demotivata, in una composta e autofustigante penitenza, un’espiazione finale di peccati esistenziali di omissione affettiva.” Nei nostri due Lieder quei prodromi di implosione emotiva che comparivano già nelle opere della giovinezza sono ormai svelati, spiccano venati di un cupio dissolvi ormai presenile, hanno acquisito la tinta rosa freddo dell’uggia inconsapevole.

INDICE
Prefazione di Quirino Principe
Ringraziamenti
Premessa

Parte I. JOHANNES BRAHMS NELLA TRADIZIONE DEL LIED
Capitolo 1: IL LIED FINO AI TEMPI DI BRAHMS
Capitolo 2: ASPETTI DELLA PRODUZIONE LIEDERISTICA BRAHMSIANA
Capitolo 3: BRAHMS: ``NEUE BAHNEN'' O ``ZIELPUNKT''?

Parte II. MATERIA E STRUMENTI DI FABBRICAZIONE
Capitolo 1: IL “SECONDO STRUMENTO” NEL LIED
Capitolo 2: LA VIOLA NELLA KAMMERMUSIK DI BRAHMS
Capitolo 3: JOHANNES BRAHMS NELLE DUE EPOCHE DELL'OP. 91
Capitolo 4: IL DEDICATARIO
Capitolo 5: GLI AUTORI
Capitolo 6: I TESTI

Parte III. RICOGNIZIONE DENTRO L'OP. 91
ANALISI MUSICALE
Appendice
LA FORTUNA LIEDERISTICA DI RÜCKERT E DI GEIBEL

Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi
 

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Autore: Berti Umberto - Mason Domenico